Chi sono

Mi chiamo Claudia Palazzoli, psicologa e psicoterapeuta psicoanalitica. Mi occupo prevalentemente di adolescenti, giovani adulti e adulti proponendo percorsi individuali, di coppia e di gruppo personalizzati.
Nel mio lavoro adotto in particolare l’approccio clinico della Scuola C.O.I.R.A.G., il quale valorizza e considera i legami (familiari,
sociali, culturali e comunitari) come dimensioni fondamentali della psiche umana.
Ho collaborato per 4 anni con il Centro Psicosociale di Seregno nell'équipe dedicata alla prevenzione degli esordi psicotici nei giovani adulti, occupandomi di supporto alla coppia genitoriale e di psicoterapia individuale. In seguito ho ampliato la pratica clinica specializzandomi nel trattamento di traumi e eventi stressanti tramite la tecnica EMDR.
Specializzazioni, esperienze professionali e formative potete trovarle qui.
Ho esperienza in particolare nel trattamento di problematiche relazionali e affettive, ansia, problemi di autostima, crisi evolutive e identitarie, e disturbi del tono dell'umore.
Nei primi incontri mi pongo in una posizione di accoglienza, ascolto attivo e comprensione dei bisogni e delle richieste proponendo poi percorsi terapeutici pensati e condivisi con la persona.
Supporto i miei pazienti in un "viaggio" verso una maggiore e più consapevole conoscenza di Sè e la valorizzazione delle proprie risorse, aiutandoli ad attraversare momenti di particolare criticità e sofferenza.
Servizi
Di cosa mi occupo
Capita a tutti di attraversare dei momenti "no" o di empasse che compromettono il proprio benessere: rivolgersi ad un professionista costituisce un'opportunità di
migliorare la propria qualità di vita.
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Significato del logo

Da anni sono solita immaginarmi la vita come una lunga traversata via mare, dove non sempre è possibile navigare a vista.
La psicoterapia, in un certo senso, rappresenta l'opportunità di non "lasciarsi affondare da un colpo di vento o da un'onda più grande".
Così come lo psicologo diventa colui che ti guida nel ritrovare il coraggio per riprendere la navigazione e immaginare nuove rotte.
Ecco spiegato il perché decido di chiedere a una barca, con la foggia di un profilo umano, di dare voce al mio amato lavoro.
Un'immagine che dedico ai miei pazienti e ai tanti nuovi domani che abbiamo e potremo costruire, continuando a lavorare sul presente e sugli attraversamenti del passato.